domenica 17 aprile 2011

Casa di foglie - Mark Z. Danielewski

Devo ammetterlo!
E' inutile continuare a fuggire da questa recensione, che si trova nel blocknotes di blogger da tempo immemore.
La verità è che non mi va di scriverlo forse perchè, nel momento in cui sarà qui pubblicato, nero su bianco, dovrò farmene una ragione...

Mi è stato dato un consiglio VERGOGNOSO per un romanzo!
Questo è il fatto e quindi BASTA GIRARCI INTORNO.

Ma andiamo con ordine...

Tempo fa, guardando un video su youtube di una youtuber che seguo a fasi alterne, questa consigliò un libro che lei aveva amato moltissimo, Casa di foglie, appunto.

La sua recensione del libro dove lo definiva una vera e propria esperienza, mi ha fatto pensare al mio adoratissimo libro di Safran Foer che ho DECISAMENTE amato:
Molto forte incredibilmente vicino
e non ho resistito.....Dovevo assolutamente avere questo libro!!!!

Ora... forse non mi sarei mai lamentata se
NON AVESSI IMPIEGATO 1 ANNO INTERO per acquistare il suddetto libro!!!

Sì perchè era un libro a dir poco introvabile (2003)
A Roma
NO
A Ravenna
NO
A Pescara
NO
Su internet
NO

Ogni volta che potevo lo cercavo fino a quando una sera su internet.....
Riesco a trovarlo FINALMENTE ONLINE

Ora io il libro nn l ho finito di leggere, e ne ho letto meno della metà sicuramente, ma appoggio recensioni come questa qui e mentre nella recensione viene detto
" a 3\4 del libro mi chiedevo quando finisse"
io non sono arrivata neanche a 1\4
e morale

E' ABBANDONATO IN LIBRERIA
...per ora...

Conto di riprenderlo ma che delusione :(


6 commenti:

  1. ciao sarei disposta a comprarlo...che ne dici???

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  2. Ciao Giulia...sai che non so cosa dirti!? Ti spiego, il mio è ancora lì con il segnalibro fermo a dove ero arrivata, e sotto mano mi sono passati libri come Shantaram e Il quinto giorno (che superano le 1000 pagine)Eppure questo mi è rimasto fermo....
    Ora se vuoi io ho anche un canale dove, con un amica, facciamo video e se vuoi posso farti un video SOLO INCENTRATO su Casa di foglie te lo faccio anche vedere e poi decidi...Molto credo dipenda anche da che tipo di lettrice sei...io preferisco la storia a una storia che è raccontata come un documentario

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  3. ah ehm...sarebbe davvero utile se non fosse che il libro è introvabile...so che potrebbe infastidire,e non lo vorrei mai ma l'unica cosa possibile sarebbe se tu me lo vendessi, sono dispostissima a pagartelo a prezzo intero...ho cercato ovunque..ma non si trova..perciò,se non è particolarmente importante o significativo x te, o a meno che tu non abbia un'etica secondo la quale i libri brutti o belli non si vendono, ecco io ti chiedo se gentilmente tu potresti vendermelo..io te ne sarei infinitamente grata...anzi per ricambiare la gentilezza te ne regalerei uno dei miei... =) se mi dici il nome...ti do la mia mail così mi puoi rispondere lì: tinkie-winkie@hotmail.it =)

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  4. e seguendo casa di foglie (xchè ne avevamo parlato oggi...) sono arrivata al tuo blog =_= TU SEI IL MIO INCUBOOOOOO ahahahah tranquilla io non lo voglio GRAZIE :P

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  5. Non la chiamerei esattamente una "recensione", visto che tra l'altro non hai finito di leggerlo... solo un commento forse un po' superficiale. Io l'ho letto in lingua originale: è un libro sicuramente molto difficile da leggere, che richiede molta concentrazione e che mette a dura prova la pazienza del lettore. Ma questo non fa che aumentarne il valore: Danielewski non ha scritto un libro da ombrellone, né un romanzo che si possa inschemare in un genere, ma ha deciso di affrontare una sfida radicale e importante. A volte la lettura può risultare frustrante, in alcuni punti; ma ne vale la pena. Perché il valore globale dell'opera lo si può capire davvero solo guardandola nel suo insieme: nel suo dedalo di note a piè di pagina che si rincorrono e s'intrecciano tra loro, nel dedalo di racconti che sembrano senza scopo della vita spesso senza scopo di Johnny Truant (e non è un caso se il suo stile narrativo, così chiaramente distinto da quello di Zampanò e da quello dello stesso Danielewski quando non parla con la sua voce, sembri rappresentare metaforicamente la sua stessa vita), nel dedalo di parole e riferimenti che non sono mai casuali, ma non fanno che aumentare la profondità del labirinto intertestuale che l'autore riesce non solo a costruire, ma a domare. Per ben 800 pagine di pura arte.
    "House of Leaves" sicuramente può non piacere. Ma credo che meriti di essere letto fino in fondo prima di poterne fare una lettura critica.

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  6. Risponderti ora non ha senso Noam Arp. Ricordo che quando lessi il tuo commento ero in ospedale e proprio non ce la facevo a ripondere.... In quel periodo gravidanza - depressione post partum - figlia e vita insomma davvero il blog l ho lasciato solo soletto e ancora arranco. Blog che è alla stregua di un diario per me tanto che non lo pubblicizzo e poco m interessa :)
    Sono d accordo con te non è una recensione è più una personale disfatta per non essere ANCORA riuscita a leggerlo.
    Ma mi aveva spiazzato quello che avevo letto in giro. Nessuno a parlare di quanto fosse articolato e complesso e io mi ero aspettata tutta un altra cosa.
    Quello che ora ricordo chiaramente come una cosa molto molto positiva è la sensazione leggendo che sia tutto vero.

    La delusione di cui parlo e ora mi rendo conto di non esser stata chiara è dettata da tutto l insieme.
    La difficoltà nel trovare il libro in questione l'aspettativa di qualcosa dicompletamente diverso che cresceva di mese in mese nel cercare il libro, e il blocco che ne è conseguito...
    Ora leggere un romanzetto in inglese è una sfida terribile che perdo ogni notte :)
    ma riuscirò a leggerlo prima o poi :)

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